Spectacles

Corso illuminé 2012 – Le Roi du Sport

La versione notturna della parata dei carri allegorici del carnevale di Nizza è senz’altro quella più suggestiva: le luci presenti sui carri stessi e i giochi proiettati sulle quinte naturali di place Masséna aggiungono spettacolarità a quella naturalmente apportata dalle gigantesche costruzioni colorate e dalle creazioni in cartapesta, dai gruppi mascherati, dai ballerini, dai musicisti, dagli acrobati e dai giocolieri.

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Venti carri  e trenta animazioni che raccontano la storia del “re dello sport”: 
Dopo il re e la regina dello sport sfila il carro del “carnavalon”: un pilota in sidecar diretto verso Londra 2012.

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Al Regno Unito è dedicata anche la “promenade de santé des anglais”, che immagina la famiglia reale britannica di passaggio sulla baie des anges.

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Poi la storia del culturismo dall’antichità ai nostri giorni, la geografia del “rodeo mondial” e ancora carri dedicati all’automobilismo, al calcio, agli sport invernali e acquatici della costa azzurra.

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Non mancano temi satirici che richiamano alla corsa per le elezioni 2012, al doping, alla caccia allo sponsor e al re denaro che contmaina spesso la competizione sportiva, per culminare nel grande diavolo, cui molti sportivi sarebbero pronti a fare ricorso pur di vincere la gara. 

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Il tutto arricchito da numerose le creazioni di cartapesta e quelle volanti, gli artisti di strada e i gruppi musicali provenienti da tutto il mondo

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2 commenti

  • marco barsotti

    chissa’ che fine fanno adesso queste macchine meravigliose (tipo l’uccello blu che vola, l’anello che sostiene la trapezista…non verranno tutti bruciati, come il re ieri, spero.

  • anto

    credo che le parti meccaniche vengano conservate per essere riutilizzate gli anni successivi… l’uccello blu per esempio aveva qualcosa che mi ricordava il drago volante dell’anno scorso… mah chissà se di anno in anno questi esseri risorgono davvero a nuova vita, in fondo è bello pensare che un drago possa diventare uccello o angelo o farfalla…
    poi credo che ci sia un mercato di tutte le parti che possono essere riutilizzate; quando c’era ancora il carnevale ad Arco, so per certo che alcune costruzioni in cartapesta venivano dai mastri costruttori di Viareggio.
    molte cose però credo proprio che vadano distrutte, del resto il carnevale non rappresenta proprio la transitorietà di tutto ciò che è effimero?