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Un soggiorno nel verde – Le Canal du Midi tra Port La Robine e Le Somail

E’ senza dubbio il colore dominante: il verde degli alti platani che costeggiano le rive, dei vigneti della campagna circostante, delle acque intorbidite dal passaggio continuo delle péniche e delle barche turistiche, un verde che dà ad ogni cosa una sfumatura di pace e tranquillità.

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Il Canal du Midi, che collega il Mediterraneo alla Garonna e di qui all’Atlantico, fu costruito, con lo scopo di facilitare il commercio del grano, dal 1666 al 1681 sotto il regno di Luigi XIV e la supervisione di Pierre-Paul Riquet; è il più antico canale d’Europa ancora funzionante. La sua costruzione fu un’opera di ingegneria molto complessa comprendente la realizzazione di 65 chiuse e di tratti sospesi per evitare che i fiumi incrociati vi immettessero i loro detriti.

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Lungo i 240 km che collegano Tolosa a Sète è possibile da aprile a ottobre la navigazione turistica e la natura del Languedoc vista dal canale è uno spettacolo davvero unico.

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Il nostro breve soggiorno ha base nel sud Minervois à Mirepeisset non lontano da Port La Robine, là dove il canale si biforca dando origine appunto a quello della Robine che scende a Narbonne.

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Risalendo invece il canale dal lato opposto si arriva a Le Somail, grazioso porto al quale possiamo recarci a piedi lungo il fiume con una passeggiata di una ventina di minuti. 

Questo centro, costruito nel XVII secolo, era una delle tappe in cui si fermavano i battelli di posta per trascorrere la notte. L’Auberge du Somail è ancora oggi un albergo con annesso un pittoresco ristorante dove si può gustare, tra il resto, un’ottima fidéua (la paella catalana con la pasta al posto del riso). 

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(c’è il Gatto, qui si può stare)

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Il ponte a dorso d’asino, detto “di Riquet” è caratteristico per la sua volta circolare tipica dei più antichi ponti del canale.

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La grande via d’acqua è come una strada, solcata da barche di ogni epoca e di ogni dimensione, ma anche le sue rive sono percorse da escursionisti – a piedi, in bici e a cavallo – che scoprono i dintorni immersi nel verde assoluto. 

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La densità della popolazione residente – e anche di quella turistica – è minima, tutti si salutano al passaggio, gli abitanti delle grandi case galleggianti ormeggiate a riva vivono una vita silenziosa, qualche cane abbaia, i pescatori sonnecchiano. 

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E in mezzo a tutto questo verde fa ancora più meraviglia l’esplosione dorata di un tramonto così:

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