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1a Giornata Internazionale dello Yoga – Breathe as one

È il 21 giugno, il giorno in cui in genere cade il solstizio d’estate, il giorno in cui già si festeggia la musica, ad essere stata scelta come  giornata internazionale dedicata allo Yoga.
È il primo anno in cui questa data viene ufficializzata per celebrare questa disciplina, che è molto di più di una pratica meditativa, che è molto di più di una pratica fisica, che è molto di più di qualunque altra pratica. 
Il termine sanscrito Yoga contiene la stessa radice di jungo e indica infatti l’unione: unione di mente e corpo (che la nostra visione occidentale chissà perché fa così fatica a considerare uno), unione di cielo e terra tra i quali, attraverso le nostre estremità, ci facciamo tramite, unione di tutti coloro i quali, attraverso movimenti millenari, che -non ci sono storie- riequilibrano il nostro essere, fanno del bene a se stessi all’unisono.

Devo essere sincera, non conosco troppo il lato filosofico della disciplina, ma, avendo cominciato a praticare da un po’ posso senz’altro dire che grazie allo yoga ho avuto benefici fisici impensabili in qualunque altra specialità da me approcciata negli anni. E sono tante.
Come nel pilates lavori sui tuoi punti deboli, cercando la forza proprio lì dove ne hai bisogno.
Come nello stretching lavori sulla flessibilità articolare e sull’allungamento muscolare, ma lo fai sempre con uno scopo (proprio come nell’allenamento funzionale), quindi vale un po’ di più.
Come nel rafforzamento muscolare disegni i tuoi muscoli, ma il quadro finale non è visibile in modo immediato. Certo, a un certo punto te ne appare una visione parziale, ma è solo quando cominci a sentire il bisogno di praticare ad occhi chiusi. 

Come mancare, dopo tali premesse, all’evento organizzato anche a Nizza, assieme a molti altri in tutto il mondo, per celebrare questa pratica millenaria ricca di tanti e tali benefici?
Eccoci dunque alle 9 di mattina presenti sulla collina del Château de Nice, luogo deputato per l’appuntamento in questione, Breathe as One, una classe collettiva di yoga che ha riunito quasi mille persone guidate da Nico Luce.

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Un’esperienza davvero bella. Sapere poi che in tante altre parti del mondo migliaia di persone hanno partecipato a eventi paralleli e convergenti ha dato un senso speciale alla cosa.

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Un grazie dunque a Nico Luce che ci ha guidato per un’ora e mezza in modo incredibilmente leggero (non nel senso di senza peso ma nel senso di “brilliant”) attraverso le nostre posizioni e i nostri (grazieaddio) mutamenti, grazie a Fabien che mi ha ricordato l’evento di cui avevo avuto solo qualche sentore, e grazie soprattutto a Cora, lei lo sa perché.