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Pellegrinaggio

Prendendo spunto da un bel gesto di Tommaso Labranca, che ieri ha avuto il delicato pensiero di rifornire i colleghi in studio dei santini di Santa Rita da Cascia, sono stata presa anch’io da un afflato mistico-spirituale.
Santa Rita, oltre che protettrice delle donne mal maritate, è anche patrona dei casi disperati.
No, no, non è la prima di queste accezioni a riguardarmi, ma per quel che concerne la seconda avrei più di un motivo per affidarmi alle sue cure.
A parte tutto un pò di protezione dal cielo è sempre utile, e se non è la montagna ad andare da Maometto sarà Maometto ad andare -per l’appunto- alla montagna.
Purtroppo qui nei dintorni non esiste nessun santuario dedicato a Santa Rita; esiste però in Val d’Adige, sulle pendici del Monte Baldo, in territorio già veronese, un santuario dedicato alla Madonna della Corona.
E’ un luogo meraviglioso dal punto di vista naturalistico, ma non solo.
E’ davvero mistica l’aura che si respira una volta giunti a destinazione!
Oddio, non so se dipenda solo dalla spiritualità profusa nel luogo o anche dallo stato mentale in cui per lo più vi si perviene… sì, perché, come avete potuto notare, per raggiungere detto santuario ci si deve arrampicare su 1500 gradini che coprono un dislivello di 600 metri!

Come per tutti i pellegrinaggi, il senso non risiede tanto nella meta, ma nella strada che si percorre, quindi, armata della mia maglietta di ordinanza e accompagnata dalle fidate nipoti, gambe in spalla, ho cominciato l’ascesa espiatoria.
E’ stata dura, soprattutto per Michela, che non ama molto questo genere di performances (ho spudoratamente mentito sull’arditezza dell’impresa, ma poi in cima ho chiesto perdono a chi di dovere: era per una buona causa)


La salita verso la vetta ci ha regalato preziosi momenti di pace, di cui abbiamo goduto, immerse nella natura silenziosa, assieme allo splendido panorama. Raggiungere la cima ci ha dato grande soddisfazione, ma il premio era davvero già stato il cammino, guardate un pò qua.

Estatica l’atmosfera della destinazione finale, non abbiamo raggiunto i livelli di Santa Teresa e delle sue visioni, ma l’interno del santuario, parzialmente scavato nella roccia, ci ha regalato dei momenti veramente intensi di pace e riflessione.


Oh, io il mio fioretto lassù l’ho fatto, dedicando un piccolo pensiero anche agli amici…

 

 

 

12 commenti

  • mau

    illo tempore, in un santuario di S.Rita mi ci sono sposato (i risultati sono stati quelli che sono stati, ma il carattere orsesco è caso troppo disperato persino per la Santa) … si trova in un luogo infinitamente meno ameno di quello dove ti sei recata e si raggiunge comodamente con il bus urbano … ma, quantomeno, è a poche centinaia di metri dagli studi di Play Radio :))))) …

  • anto

    Accipicchia… evidentemente la santa era distratta!!!! speriamo che distribuisca un pò meglio i suoi influssi nel circondario!!!! :)))

  • ren

    Anto un posto stupendo e grazie per averci ricordato nel tuo fioretto.

    Pensa che ho lavorato per diversi anni a 100 mt da dove si è sposato Orso.

    Orso non è stato solo il tuo caso ne ho sentiti di altri in quella chiesa….se ti puo’ consolare 😉

  • anto

    Acc… speriamo che sia solo una coincidenza e che la Santa riservi comunque i suoi benefici effetti su chi di dovere!!!

  • ren

    magari qualche matrimonio può scappare ma sono sicuro che il ns presidente sia sotto l’ala protettiva della Santa altrimenti come avrebbe fatto incontrare tutti noi.;)))))

    l’ho sparata grossa è?!?!

    perdonatemi oggi fa caldo :))

     

  • mau

    … concordo, sottoscrivo e ripeto quanto già affermato in passato: in questo condominio si sono raggruppate persone straordinarie: non è davvero facile incontrarne tante, tutte insieme, altrove ;)) …

  • chiara

    Stupendo questo posto.

    Per quanto riguarda la Santa (che mi è particolarmente cara), lo scorso anno sono finalmente riuscita ad andare a Cascia a ringraziarla per avermi esaudito un pò di anni prima, l’avevo promesso e sono contenta di averlo fatto.

  • anto

    E’ davvero bello e ricco spiritualmente…mi piace l’idea del pellegrinaggio: durante il cammino si entra a fondo a contatto con se stessi e alla meta si è pronti ad accogliere il dono che ci verrà fatto!