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Coincidenze

In questi giorni mi è capitato spesso di riflettere sulle cosiddette coincidenze, e, toh! coincidenza, mi è capitato anche di sentirne parlare da altri. Come non cogliere quindi questo suggerimento caduto dal cielo?
Argomento complesso, nel quale distinguere il confine tra il certo e l’incerto, tre la luce e l’ombra, tra il razionale e l’inconsapevole, e soprattutto tra
ciò che è reale e ciò che è sperato, diventa davvero arduo.
Si, perché spesso è molto consolatorio credere di leggere negli eventi un senso nascosto che spieghi il lato a volte assurdo e incomprensibile delle vicende umane. Ma si tratta davvero solo di questo?

Una cosa è sicura: la vita è fatta di SEGNI; segni nel senso di morfemi, di significanti, di elementi di un codice che va interpretato, decrittato, per essere compreso.
     A volte il codice è chiaro, evidente, come la lingua, scritta o parlata, che ha le sue regole in grado di permettere una traduzione più o meno univoca del significato espresso; ma anche altri linguaggi, più sfumati, come il linguaggio del corpo, sono in realtà spesso facilmente interpretabili. La chiave non è univoca ma facilmente ricostruibile.
A volte invece il codice in questione è un pò più criptico. Il linguaggio dell’arte, ad esempio, non è una strada a senso unico, ma piuttosto un groviglio di sentieri, in cui è bello perdersi e trovare percorsi interpretativi diversi, incroci di sensazioni ed emozioni, da cui sgorgano mille dimensioni diverse: la musica, l’arte figurativa, la danza sono linguaggi le cui trame sono volatili e leggere, fatte apposta per scivolarvi sopra creando traiettorie che svaniscono non appena tracciate.
Ci sono infine dei linguaggi che restano per lo più sommersi, invisibili al mondo, se non quando affiorano, magari solo per un istante, ad accendere di una luce diversa un lembo del lenzuolo che ricopre il mondo. solo devi sorprenderli anticipandone il dissolvimento!
Questi scogli a fior d’acqua, questi lampi al magnesio, sono le coincidenze, i déjà vus, le intermittenze del cuore, tutte quelle sensazioni che rendono percepibile una trama di collegamenti fino a quel momento rimasta invisibile sotto la superficie della materia. Snodi di quella che mi piace immaginare come una ragnatela che compare agli occhi solo quando viene colpita da un raggio di sole improvviso che la coglie di sorpresa o dalle lacrime che vi restano impigliate come gocce di rugiada.


Ecco allora i numeri del lotto che ha sognato qualcuno di voi, o gli stessi sogni che stranamente poi si avverano, o la sensazione di aver già conosciuto una persona o visto un luogo ignoto.
O ancora il ricorrere di numeri e parole e situazioni ed emozioni da un momento all’altro della nostra vita o da un essere ad un altro, quando meno ce l’aspettiamo…
La sensazione è sempre piacevole, non può non strapparci un sorriso, perché ci fa sentire accompagnati da una presenza amica che ci suggerisce: “ehi guarda qua, anche qui c’è un pò di te, anche qui è casa tua!”
Sono gli ammiccamenti della sorte che ci mette davanti alla nostra stessa immagine, quando pensavamo di esserci persi in un labirinto di specchi.
Sono gli echi del destino che ci rimandano le nostre stesse parole in un gioco di corrispondenze, che è bello trovare nel mezzo della foresta.

Altri labirinti sonori quelli che percorre Elisa

“Labyrinth” Elisa from Pipes & Flowers



A me piace pensare che esiste sotto il velo della realtà una profondità insondabile attraverso la quale si snodano dei tunnel percorsi da radici in cui scorre una medesima linfa vitale… quando ci succede di riuscire a leggerli ci stupiamo di non averli notati prima, ma in realtà ci sono sempre stati.

Ma la meraviglia vera è la scoperta del legame, il realizzare che nessuno è un’isola, anche se a volte ci viviamo come tali, e che, anche quando non la percepiamo questa trama nascosta, essa è presente, ad unire particelle distanti centimetri o anni luce, secondi  o  lunghi secoli, anime intime o completamente sconosciute.

Non c’entra niente, ma siccome io Elisa l’amo.., per distrarvi da questi pensieri, forse un pò oscuri, vi regalo un pò di Luce

Luce Elisa

 

9 commenti

  • mau

    … non so … sono convinto che i segni nella vita ci sono se uno li vuole vedere o trovare … non bramo il leggere coincidenze (più o meno volute) in ogni cosa, ma sono, per certi aspetti fatalista: credo che certi avvenimenti accadono, sono accaduti ed accadranno comunque, indipendentemente da mie o altrui volontà ed azioni … ma, beninteso, questo non mi solleva da alcuna responsabilità 😉

  • anto

    eh già, è proprio vero… perché per esempio stamattina ho perso il lavoro?????
    Orsoooo la mia vita sta andando a rotoliiiii!!!!!!!!!!!!

  • mau

    … è il momento di fermarsi, fare un bel respirone e ripartire da capo, credendoci e con ottimismo, nonostante tutto  ;)

  • anto

    hai ragione di quel fiato lì ne ho da vendere!!! ma forse è di un altro genere quello di cui avrei bisogno ora… davvero a volte mi manca l’aria!!! apro le finestre và… ahhhhh ;)))

  • mau

    … ooooooooohhhhhhhhh … è così che si fa, brava 😉 …. finestre spalancate che si cambia aria … su, respirare, ora !!!!!  :)))))

  • anto

    bisognerebbe che da ‘ste finestre mi entrasse sempre però la meraviglia che sta entrando adesso!!! ci sono delle cose che ti restituiscono il respiro! peccato che sia per poco… sgrunt! (posso rubarti il grugnito per oggi???)