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Nîmes et Pont-du-gard

Questa città, in cui si incrociano tutte le influenze e le culture del sud della Francia, deve il suo nome alla fonte sacra Nemausus, nelle cui vicinanze è sorta. E’ chiamata la Roma francese per i numerosi monumenti di epoca romana che vi si trovano.

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Jardin de la fontaine

Si tratta di un magnifico parco in cui l’acqua della fonte usata per alimentare le terme romane, erette nel II sec, scorre in bacini geometrici disposti su piani diversi e contornati da balaustre.
A  sinistra del parco sorgono i resti del Tempio di Diana, di cui in realtà non si conosce di preciso la destinazione.

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I monumenti romani più celebri sono la Tour magne  che si leva in cima al mont Cavalier ed era la torre più importante della cinta cittadina, la Maison Carrée, un tempio romano costruito sotto Augusto alla fine del I sec a. C. e perfettamente conservato, la Porte d’Auguste, che faceva parte della cinta di mura eretta da Augusto sulla via Domitia e Les Arènes, uno degli anfiteatri romani meglio conservati. Eretto alla fine del i sec d.C., trasformato in fortezza nel medioevo, divenne in seguito un vero e proprio quartiere con case, strade e cappelle che furono demolite a partire dal 1809 quando cominciarono i lavori di restauro

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La Cattedrale di St-Castor è del sec. XI e fu rifatta nel 1882 in stle bizantino

Pont du gard

A 23 km da Nîmes si può ammirare parte di un acquedotto romano costruito verso il 19 a.C. per ordine di Agrippa per portare acqua alla città. Lungo 275 m e alto 51 è formato da 3 ordini di archi sovrapposti.

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17 commenti

  • anto

    sì quel giorno c’era davvero un cielo limpidissimo!!! in più c’era un venticello niente male che rendeva la giornata ideale per passeggiare, nonostante il caldo! 

  • anto

    Nîmes è davvero meravigliosa, c’era un’atmosfera bellissima, soprattutto in quei giardini, in cui si respirava una pace e una tranquillità uniche! sono molto grandi, estendendosi verso l’alto della collina che sovrasta la città in sentieri ombrosi e panoramici. 

  • marco(a)

    affascinante il parco sotto il pont, com’era attrezzato di tutto (museo, cinema imax, bar, noleggio canoe, punti per campeggio, ampi parcheggi): triste il confronto con l’altrettanto bel ponte sull’Adda, dove alla domenica riescono a tener chiuso il museo…

  • ilaria

    A costo di sembrare monotona… Ma non hai mai pensato di farla diventare qualcosa di più di un hobby questa tua passione per la fotografia? Sei geniale, sai cogliere quello che alla maggior parte di noi altri sfuggirebbe, incantandoci!

  • anto

    certo non si può dire che all’estero non sappiano valorizzare le loro bellezze… anche se sembrava di essere un po’ a disneyland, la cosa ha indubbiamente i suoi lati positivi. La zona dell’Adda e del ponte di Paderno è almeno altrettanto bella e ricca di storia, ma se non fosse stato per Giorgio non ne avrei nemmeno sospettato l’esistenza!

  • anto

    è incredibile quanto i romani siano stati in grado di diffondere la loro cultura e le loro tradzioni: l’Europa e i paesi attorno al mediterraneo pullulano di anfiteatri, dalla Tunisia all’Inghilterra, dalla Libia alla Germania, ed è affascinante constatare come queste costruzioni siano giunte a noi dopo millenni spesso in perfetto stato di conservazione.
    …chissà se anche i nostri stadi avranno la stessa benevola sorte…… 🙂

  • anto

    …sarà forse che quando si ama ciò che si sta facendo e più facile riuscire bene?
    …come chi ama scrivere, no???? :-)))

  • Sergio

    Je suis passé là aussi cet été. C’est un vestige impressionnant qui en dit long sur le savoir faire des civilisations antiques.