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Il Vittoriale degli Italiani – parte prima: il Parco

Il Vittoriale degli Italiani è la cittadella monumentale che Gabriele D’Annunzio allestisce dal 1921 al 1938, anno della sua morte, trasferendosi a Gardone Riviera.
Nel 1921 l’architetto Gian Carlo Maroni inizia a ristrutturare la villa appartenuta allo studioso dell’arte tedesco Henry Thode. il 22 dicembre del 23 viene donato al popolo italiano; donazione ribadita il 7 settembre del 1930.


Il Parco del Vittoriale consente di ripercorrere le imprese di Gabriele D’Annunzio attraverso una serie di importanti cimeli storici. Vi troviamo le auto dannunziane Isotta Fraschini e la Fiat Tipo 4 con cui il poeta fece il suo ingresso a Fiume il 12 settembre 1919

Nell’auditorium, oltre ad una mostra fotografica con documenti e immagini d’epoca, troviamo l’aereo SVA 10 con il quale il 9 agosto 1918 volò su Vienna per lanciare volantini annuncianti la vittoria italiana.
sva 10

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Nel parco si trova anche il mas 96 qui collocato a memoria della beffa di Buccari: a bordo di questo motoscafo anti sommergibile tra il 10 e l’11 febbraio D’Annunzio penetrò nella baia nemica di Buccari.

mas 96

Si scende quindi fino alla Nave Puglia, donata a D’Annunzio dalla Marina Militare nel 1923, unico esempio al mondo di nave incastonata in una collina con la prua rivolta verso il lago, o meglio, verso l’Adriatico, quasi fosse pronta a salpare per riscattare la costa dalmata. 

Nel 2002 nel sottocastello è stato allestito il museo di bordo con alcuni preziosi modelli d’epoca di navi da guerra della collezione di SAR Amedeo di Savoia Duca d’Aosta.

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Sul colle più alto sorge il Mausoleo, sepoltura di D’Annunzio e dei legionari fiumamìni. Progettato da Maroni nel 1939 fu costruito nel 1955. Ispirato ai tumuli funerari etrusco romani è costituito da tre gironi di pietra, al cui culmine si trova l’arca in cui nel 1963 vennero traslate le spoglie del poeta

Il percorso dei cimeli storici si può concludere neo giardini privti della proria: custodiscono i massi del grappa e di altri monti su cui si combatté lanela prima guerra mondiale.

Fa parte della Cittadella anche il Teatro all’aperto, ispirato all’anfiteatro di Pompei e al teatro greco di Taormina: iniziato dall’architetto Gian Carlo Maroni tra il 1931 e il 1938, fu ultimato nel 1953.

Affacciato direttamente sul Garda, è sede nella stagione estiva di concerti e prestigiose rappresentazioni.

 

 

2 commenti

  • marco(a)

    Che vita avventurosa e creativa! 

    Non so commentare la sua poesia, ma quanto ci ha lasciato, o forse (italianamente) donato a nostre spese, e’ì veramente notevole.
    Oh — e ora si puo’ anche allargare del 20%!
  • anto

    eh… bella idea… visto che è “degli italiani” potremmo approfittarne per tirarci fuori una mansardina!!!! ;)))