Film

West Side Story (1961)

Proiettato ieri sera nella splendida Sala Energia in Arcadia a Melzo, nell'ambito della rassegna Bigger than life, retrospettiva dedicata ai film in 70 mm.

L'opera nasce dall'idea della modernizzazione della storia d'amore di Romeo e Giulietta ad opera del coreografo Jerome Robbins e del musicista Leonard Bernstein, che assieme al paroliere Stephen Sondheim danno vita al musical che nel 1956 arriva a Broadway.
Nel 1955 Manhattan vede crescere in maniera notevole la popolazione portoricana ed è naturale che le due bande vengano idenitficate in una di ceppo portoricano e una di ceppo irlandese-italiano-polacco. Tra di loro è guerra aperta e la storia d'amore di Maria (Natalie Wood) e Tony (Richard Beymer) è destinata a sfociare in tragedia.
Il successo fu enorme e Hollywood non poteva che interessarsene al volo.

West Side Story è probabilmente la prima commedia musicale ad essere trasposta sul grande schermo nella sua integralità. Ad eccezione della prima sequenza, tutto il resto del film è girato in studio. Furono create 50 scenografie, sviluppate in altezza per facilitare gli spostamenti della camera 70 mm. Il loro aspetto iperrealista non impedisce però la teatralità: la città diventa un elemento essenziale dell'azione. Ed è questa fusione con lo scenario urbano probabilmente alla base del grande successo: è la prima commedia musicale a trattare temi come la violenza di strada e il razzismo, entrando in pieno nella realtà sociale.
Si può parlare di alchimia per spiegare lo straordinario risultato finale: alchimia tra le coreografie aeree di Robbins e le inquadrature di Robert Wise, che sviluppa il suo film in modo del tutto cinematografico, dimostrando così l'autonomia della sua opera. Il suo talento di montatore è evidente nella sequenza "Tonight", montaggio parallelo di 5 azioni, in cui le melodie e le scene vengono intrecciate senza mai creare cacofonia.

La colonna sonora di West Side Story rappresenta il culmine della produzione musicale di Leonard Bernstein; nessun' altra commedia musicale può vantare di riunire altrettante canzoni indimenticabili, dalla bellezza semplice di "Maria", alla tensione fisica di "Cool" fino allo splendido "Somwhere" a cappella.

 

 

 

 

6 commenti

  • anto

    ma prego Paola! 🙂 il piacere è tutto mio!!! questo film mi ha emozionato tantissimo… stamattina nel guardare i video su youtube mi venivano ancora i brividi! 😀 …un capolavoro! e come davanti ad ogni opera d’arte non riesci a capire bene da dove di preciso ti assalga l’emozione, anche in questo caso ti accorgi che è solo dall’insieme di danze, musica, parole, sentimenti ritratti che nasce l’intensità della sensazione provata.. spettacolare! 

  • marco(a)

    ahi Ahi ti manca la critica del critico “cinema”tografico: ecco:

    How many chances does one have to see a classic such as west side story in 70mm, on a very, very large screen, with stereo audio? If you live in the 2000’s probably one and only one.

    So why is it that the only screening of this classic is attended by only about 30 people (in a theahre with 600+seats) escapes me.

    Too bad, because the presentation is superb, with start of the film exactly at the time stated (9 pm), no advertising, see-through screen of the incredible audio setup (7 channels) during masking re-sizing, and the “splendore del 70 millimetri” in its best form.

    It is not easy to understand how such an old film can have such vivid colors, so many detils and so much stability. Yes, stability, 35mm films (at least those printed in italy) tend to be unstable, something that leads me to attend only digital presentations (unless the movie is really, really good ).

    Not so with this 70mm masterpiece. The director also selected to shoot most of the scenes with special care for the lighting, and most of the scenes are taken at night, with white spots on the faces and selected parts of the frame.

    Sound was also a nice surprise, with stereo mixing not only during the music parts, but also on dialogue, that comes out of the screen in the exact location of the actor (something we are not used to in recent feature presentations, where the dialogue is always coming from the center of the screen, even if the actor happen to be on a side).

    At the end of the film there was a well deserved applause, and – as soon as the light went back – I could see (from the windows) mr. Fumagalli himself unloading the precious film from the projector. And I suspect he was enjoying touching and unloading such large, colorful, historic piece of film.

    If I will be able to reclaim my cell (forgotten in Sala Energia after taking a secret picture……) I will try to post some images here….

    So this leaves us to where we started. Where were the missing 620 movie enthusiast tonight ? Were they looking at mr. Berlusconi talking about his divorce on Tv ?

    Wherever they were they lost something important. And all of us have probably lost the chance of future 70mm presentations in Italy.


  • anto

    grazie amore di aver omaggiato anche me della tua appassionata e toccante recensione 🙂
    (e meno male che il telefono è saltato fuori… sarebbe stata una visione piuttosto dispendiosa, per quanto eccezionalmente gratificante!!! ^^)