Music,  Radio

Play today

Play today: non so se sia stato davvero un brano del giorno questo di Diana Winter, anche se mi verrebbe da supporre di sì, vista la raffinatezza delle scelte musicali della mia radio. In ogni caso questo è quello che appariva in un giorno di giugno (forse l’8) del 2007 sull’oggi defunto (anch’esso) sito di Play radio.
On air c’era proprio Never ending Tale. I più attenti avranno notato che era durante il programma del mattino: in onda “Il buono, il brutto e il cattivo”, uno dei programmi più belli e divertenti che abbia mai ascoltato alla radio.

Ve la lascio gustare, molti di voi non avranno più avuto occasione di sentire questo bellissimo brano della splendida Diana.

Never Ending Tale
Diana Winter

Play today: triste scoprire quello che rimane oggi degli studi di Playradio. Nella foto scattata qualche mese fa alle towers di viale Richard un cartello intima a non valicare la soglia degli studi, ormai del tutto smantellati.

play oggi

Play today: bello ritrovare ancora oggi le voci tanto amate, ancorché sparse per l’etere.
In questo secondo anniversario della  chiusura di Play radio  voglio ricordare proprio i players  che mi hanno tenuto compagnia allora, cominciando da quelli che ho avuto la fortuna di conoscere di persona.
Ancora mi emoziono nel sentire la voce di Stefano Gallarini, oggi in onda la domenica su Radio 24 nel programma contenitore dalle 10 alle 16 e 30.

Marisa Passera, (la Giada) in onda nel week end su Radio Deejay che mi ha sorpreso col suo saluto a distanza a Riva del Garda e col conseguente abbraccio fotonico corredato da sorriso contagioso.

Luca Viscardi, che si può ascoltare (ehi.. ho detto si può ma intendevo si deve) dal lunedì al venerdì mattina su Radio Number one, stessa destinazione di Monica Stefinlongo prima e di Chicco Giuliani ora, che ci fa compagnia dalle 12 alle 14 sulle stesse frequenze dove possiamo ascoltare anche la voce “ufficiale” di Ivano Lenny.
Ma molti altri amici ci intrattengono ancora piacevolmente dalle più svariate frequenze: Fabio Canino e Simone Maggio su Radio Montecarlo, Flavia Cercato su radio Capital, e altri ancora su Discoradio, su Virgin Radio e chissà quali altre frequenze a me purtroppo ignote. 

Mauro de Marco, Lorenzo Campagnari, Giorgio Ginex per limitarsi agli speakers, ma senza dimenticare tutta la schiera dei tecnici, PF Colombi, la Terry, Nico e tutti quelli che ora dimentico ma che continuano a far sì che la musica si diffonda nell’etere!

Tommaso Labranca è un caso a parte: deve ancora nascere una radio all’altezza di ospitare un  suo programma, ma io non dispero e continuo ad aspettare fiduciosa.

Al contrario di quella cantata da Diana Winter la storia di Play Radio è finita anzitempo, ma chi ne ha fatto parte continua a portare la sua voce e la musica on air.

 

 

5 commenti

  • marco(a)

    104.5 a Milano e’ Storia della Radio: da Radio Duomo (1976), a RadioMilano 4, a PeterFlowers, a  Station One, a Italia Vera, a Radio 24, a CNR, a Italia Network, poi RIN per arrivare a Play. Tutte su 104.5 (e forse dimentico qualcuna del periodo 1980-1990)

     
    Strano…tutte (tranne Radio24) sparite, eppure ancora cosi’ vive…
    Qualcuna poi e’ rinata (Italia Network, PFR), non perdere quindi la speranza…
  • anto

    eheheh… la realtà è che non vorrei mai che rinascesse…
    Io odio le brutte copie!

    ps. i 104.5 attuali mi sembrano belli floridi!!!! ;DDD

  • accgian

    caspita! preso dal casino di questi giorni mi ero completamente dimenticato di questo anniversario (anche se anniversario, sbagliando, mi fa sempre pensare a qualcosa di bello e non è questo il caso).

    sembrerò ripetitivo, un po’ tipo vecchietta rinco che ripete tutto.. ma a me i 104,5 di playradio piacevano proprio tanto !!!!

    anche a me non piacciono le brutte copie, non piacciono i remake ed i sequel, però… il cuore e la formula di quel mondo arancione/nero non mi dispiacerebbe ritrovarla da qualche parte. Sono ancora uno di quelli (e non sono il solo su queste pagine) per cui la radio non è solo  musica; è compagnia, è parte della quotidianità allo stesso modo degli amici… e play era un po’ così… un po’ “condominio”….

    buona giornata AntoMarco !!!!!

  • anto

    è vero gian… play era qualcosa di più di una radio, non so se potrà mai rinascere qualcosa di simile…. forse per questo quando il marco mi dice: “se diventiamo miliardari la rifacciamo” sono un po’ titubante……. solo per quello eh? ….ahahaha…. ;)))) 

    scherzi a parte ripensare a quei giorni, soprattutto agli ultimi in cui tutto era amplificato e allo stesso tempo compresso in uno spazio sempre più ristretto mi fa sentire la spina nel petto dell'”irrimedialbilmente perduto”. 
    hai ragione, non è una bella ricorrenza, non suona affatto bene chiamarlo anniversario, ma penso che ricorderò questo giorno finché mi sosterrà la memoria (e i dsupporti digitali 😀 ), lo farò, proprio per far rivivere lo spirito di quel mondo aracione e nero che mi piace pensare ancora sospeso in uno spazio senza tempo. 
    Buona giornata a te Gian! abbraccione!