Sports,  Ville de Nice

Le Pilou

Si tratta di un gioco tipicamente nizzardo, molto popolare nel dopoguerra, ma che sta conoscendo un nuovo interesse.
E’ al tempo stesso un gioco di calcio e di volano in cui i partecipanti devono colpire con i piedi il pilou, costituito da una moneta forata in cui è inserito un pezzo di tessuto, una velina o una plastica sottile.
Il nome (pilo in nizzardo) deriva da “pile”, una delle facce della moneta, a sua volta derivato dal latino pila, l’attrezzo con il quale si imprimeva il valore della moneta dietro al ritratto dell’imperatore.
Il pilou era realizzato generalmente a partire dalla moneta da 25 centesimi di franco che essendo più pesante vola meglio, anche se spesso si preferisce quella da 10 centesimi che fa meno male quando colpita.

La partita si gioca su un campo formato da una croce che separa quattro aree, in ognuna delle quali è disegnato un cerchio. Due squadre di due giocatori disposti in diagonale si affrontano cercando di far cadere il pilou nel cerchio di un avversario. Il primo lancio è fatto a mano, ma in seguito il volano va colpito con il piede o il ginocchio. L’avversario non può lasciare la sua area a meno che non l’abbia già fatto l’attaccante e cercherà di far cadere il pilou nella sua area (fuori dal cerchio) per prendere la mano del gioco.

Nasce nel dopoguerra come gioco da ragazzini, fatto per strada nei quartieri popolari ma conosce un certo successo fino agli anni ’60. Appare persino in alcune scene del film di Alfred Hitchock To catch a thief, ambientato a Nizza.
Oggi ha ripreso nuova vita, sulla scia di un ritorno all’identità nizzarda: dal 1987 a Coaraze, un villaggio dell’entroterra, hanno luogo i Campionati Mondiali di Pilou.

Uno Stade de Pilou è disegnato sulla Promenade des Anglais, proprio sotto casa nostra.

Una strana coincidenza aver immortalato dei giocatori, senza ancora sapere cosa stessero facendo, proprio qualche giorno prima che una cliente ci regalasse quella moneta forata da dieci centesimi, raccontandocene l’utilizzo e raccomandandosi di conservarla come portafortuna.

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