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Eze Village

Il comune di Eze è straoridnario già nella sua estensione dai 0 metri slm di Eze-bord-de-mer ai quasi 700 del Fort de la Revère sulla Grande Corniche; a metà strada poi tra il mare e il cielo si trova il villaggio medievale (429 metri slm), arroccato su uno sperone roccioso. Visto da lontano sembra quasi mantenersi in equilibrio precario sopra il mare.

Il nome potrebbe derivare dal porto romano di Avisio, oppure, come riporta la tradizione orale, dalla dea Iside (Isis) che i Fenici vi avrebbero adorato.
La sua posizione ne fa per natura un avamposto difensivo. Dal medioevo è un’importante roccaforte dei conti di Savoia contro la Francia. Nel 1543 la flotta turca si impadronisce del villaggio e nel 1706 Luigi XIV ne ordina la distruzione.
Al villaggio storico si accede attraverso la Poterne, l’ingresso principale, e si è subito immersi in un’atmosfera che parla di storie passate.
Numerose personalità hanno amato questo luogo, come Nietzsche (che vi ha portato a termine Così parlò Zarathustra) o Zlatko Balokovic, il celebre violinista che leggenda narra sia stato guidato da una capra dal vello dorato verso un insieme di abitazioni che egli poi restaurò nel 1923 chiamandole “La chèvre d’or”.

Una serie di stradine fiorite salgono verso la zona del Jardin Exotique che merita un articolo a parte.

Nel 1923 vi acquistò una residenza anche il principe Guglielmo di Svezia, il château Eza, oggi un resort di lusso, come quello della Chèvre d’Or

La strada per la quale si accede al villaggio dalla parte di Nizza passa per il Pont du diable. Costruito tra il 1911 e il 1914 e alto 80 metri, ha permesso il completamento della moyenne corniche nel 1927.
La leggenda però dice che la sua costruzione sarebbe avvenuta nel corso di una sola notte con l’aiuto del “re delle tenebre”.
E il diavolo è protagonista di numerose leggende del luogo (compresa quella per cui il golfo di mare sotto ad Èze non porterebbe alcun nome proprio per volere del demonio), che parlano di streghe e narrano storie dai tragici epiloghi, come ogni favola medievale che si rispetti.

3 commenti

  • marco(a)

    Veramente insospettabilmente bello, questo villaggio…per non parlare….del prossimo post!!

    PS: interessante il fatto che i negozi – per turisti – non (dico: NON) sono pieni di paccotaglia (stile gondole col carrillon a venezia), ma di articoli con una loro dignità. Le schifezze sono in vendita fuori dalle mura. 
    Anche questa e’ civillta’.