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Un dono

Madame Baur è una signora tedesca.

Una signora molto tedesca: alta, bionda, di quella magrezza un po’ rigida che spesso hanno le signore molto tedesche. Quando viene a ordinare le sue stampe fotografiche ha sempre un piccolo sorriso sulle labbra e sugli occhi un po’ tristi, dietro la montatura dorata. Le sue braccia sono vagamente conserte sul davanti oppure stringono la borsetta mentre tiene i piedi uniti paralleli nelle scarpe chiuse mezzo tacco.
Anche i suoi vestiti sono molto tedeschi e soprattutto lo sono i suoi cappelllini. 
A volte viene con una o due foto ed è molto precisa sulle loro taglie e proporzioni.

Sono poche le parole che scambiamo ma sempre molto cortesi e molto tedesche… cioè, in realtà sono francesi, ma suonano lo stesso come tedesche.
Qualche giorno fa ha fatto un’apparizione fugace. Giusto il tempo di porgermi un mazzo di fiori assieme alle parole “Pour vous, vous êtes toujours très gentile”.

Era imbarazzata più di me dal suo stesso gesto affettuoso. Io sono rimasta senza parole e quando stavo per aggiungere qualcosa al confuso “merci” era già sparita nel nulla.

3 commenti

  • anto

    Sì Lara, davvro una bella sensazione! non mi era mai successo che mi regalassero qualcosa per aver fatto il mio lavoro… anzi ti dirò che in passato mi è capitato di farlo (il mio lavoro) con una tale abnegazione che quasi quasi me lo sarei anche aspettato, ma quella è un’altra storia… non a caso quel lavoro l’ho lasciato, nonostante l’amassi appassionatamente….
    Non so se è un caso ma qui i rapporti umani hanno un peso decisamente diverso e lo vedi anche da queste piccole cose.