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Nice et le fabuleux carnaval de Rio al Museo Masséna

Fino al 5 marzo in occasione del 150º anniversario del Carnevale di Nizza alla Villa Masséna è allestita una mostra dedicata ai costumi del Carnevale di Rio de Janeiro, con cui la città è gemellata dal 1977.
Al piano terra del museo si possono ammirare alcuni costumi storici tradizionali del carnevale nizzardo, con disegni e opere dei primi decenni del secolo scorso. È esposto anche il decreto municipale del 1873 che disponeva i tempi e modi con cui ci si proponeva di riportare agli antichi fasti i festeggiamenti per il carnevale a Nizza: vietato lanciare uova e arance, solo coriandoli e fiori sono ammessi!
All’ultimo piano l’esposizione Nice et le fabuleux carnaval de Rio ci racconta invece il moderno Carnevale di Rio, attraverso gli incredibili costumi esposti.
I colori delle diverse scuole di samba esplodono letteralmente in costruzioni la cui ricchezza lascia stupefatti.

Il gemellaggio con Rio de Janeiro

Le origini del gemellaggio tra la città di Nizza e Rio de Janeiro risalgono al legame che l’Imperatore del Brasile Pedro II (1825-1891) ebbe con la Costa Azzurra. Egli vi soggiornò a lungo e in quanto uomo di grande cultura partecipò nel 1887 al Congresso Geodetico Internazionale tenuto all’Osservatorio di Nizza. In quell’occasione visitò anche numerosi atelier di artisti come Rosa Bonheur e Alexis Mossa. Nel 1888 assistette al carnevale e alla battaglia dei fiori a Nizza, che gli diede anche l’idea di organizzare una sfilata di carri fioriti a Pedropoli, l’allora capitale imperiale del Brasile.
Nonostante la distanza Nizza e il Brasile hanno sempre mantenuto un legame grazie al fatto che la lingua parlata dall’alta società era il francese. Il 22 aprile 1977 il Consiglio municipale di Nizza decide di approvare il gemellaggio con Rio de Janeiro, unendo simbolicamente due città dal carnevale leggendario.

Nice et le fabuleux carnaval de Rio

L’esposizione Nice et le fabuleux carnaval de Rio ci immerge in questa incredibile manifestazione. I costumi esposti introducono anche le varie figure che partecipano alle sfilate. Come le Baianas, il gruppo di almeno 100 donne di più di 45 anni che devono essere vestite con gonne lunghe e i cui costumi -che possono pesare fino a 15 chili!- riprendono quelli dei nativi di Bahia. O come i Destaques personaggi posizionati sulla cima del carro, abbigliati con costumi incredibilmente lussuosi, paragonabili ad abiti di alta moda.
I costumi di ciascuna scuola, chiamati Fantasias, devono essere fedeli al tema della samba, originali e creativi. Tutti i partecipanti devono portare rigorosamente gli stessi elementi del costume (calzini, scarpe, cappelli) altrimenti la giuria ne terrebbe conto penalizzando la scuola nel suo giudizio. C’è poi il maestro cerimoniere, che accompagna il portabandiera. I loro costumi sono i più ricchi e raffinati della scuola.

Il Sambodromo

Il Sambodromo è presentato come il teatro monumentale in cui la magia di suoni e luci avviene. Centinaia di migliaia di spettatori vi assistono ogni volta alla sfilata di  24 scuole di samba comprendente più di centomila partecipanti, a dimostrazione che Rio è la città del più grande carnevale del mondo.
Questa costruzione, inaugurata nel 1984, è opera dell’architetto Oscar Niemeyer, a cui si deve anche la realizzazione di Brasilia. Ha una superficie totale di 85.000 metri quadrati, una passerella lunga 800 metri e termina su un’ampia piazza chiamata Apoteosi.

I carri

Il tema scelto dalle scuole di samba è illustrato dai carri allegorici. Ogni scuola deve presentarne cinque. Luci, getti d’acqua, sculture ed effetti speciali degni delle produzioni holliwoodiane contribuiscono a rendere i carri uno più bello dell’altro. Vengono concepiti con grande segretezza, perché sono elementi fondamentali per primeggiare nella sfilata.

C’è tempo fino al 5 marzo per ammirare queste vere opere d’arte di grande sartoria. Consultate il sito del Musée Masséna per organizzare la vostra visita.