Ville de Nice

Inaugurazione Tramway ligne 2 a Nizza

Dopo sei anni di lavori la linea 2 del tramway di Nizza collega finalmente l’aeroporto con la centralissima Avenue Jean Médecin.
La linea sarà completata entro la fine dell’anno con il suo arrivo fino al porto.
Il tratto che serve il centro città corre nel sottosuolo e questo ha fatto sì che per tutto il tempo di apertura dei cantieri interi quartieri si siano trovati immersi nel caos derivante dagli scavi e dai disagi conseguenti, a volte anche pesanti, soprattutto per le attività commerciali.
Ora però è chiaro che la città possiede un’opera pubblica che cambierà in meglio il modo di muoversi a Nizza e la fisionomia di parecchie zone della città. 

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La cosa che però più mi ha colpito è che alla base di tutto ciò c’è una tecnologia incredibilmente all’avanguardia.
Già un anno fa quando le prime “ramettes” rosse hanno cominciato a unire l’aeroporto alla fermata di Magnan è risultato chiaro che il modo in cui esse erano alimentate non era affatto convenzionale: niente fili elettrici, lungo il boulevard de la Californie correvano solo delle rotaie. Com’era possibile?

L’attenzione riservata dall’amministrazione cittadina all’arredo urbano aveva già fatto sì che la prima linea dei tram di Nizza prevedesse l’assenza dei cavi di alimentazione aerei nelle due principali piazze della città: per attraversare place Masséna e place Garibaldi i tram utilizzano infatti da sempre delle batterie. Il trolley torna a collegarsi ai cavi solo quando i tram abbandonano le piazze in questione.

Per la linea 2 però il progetto è ancora più ambizioso: i tram sono alimentati dalla corrente esterna solo nel tratto sotterraneo, mentre per tutto il percorso in superficie utilizzano un modernissimo sistema di alimentazione a batterie che vengono ricaricate in modo superveloce ad ogni fermata (SRS, un rendering del modo di funzionamento qui).


Le batterie si trovano sul tetto (i blocchi verdi dell’immagine qui sopra) e vengono ricaricate grazie al fast charge ad ogni fermata (ogni 3/5 minuti): in ciascuna stazione all’aperto e’ visibile una specie di binario centrale che distribuisce energia (a circa 750V) quando il tram si ferma sopra di esso tramite una sorta di pantografo all’inverso.


Secondo Alstom, il tram riesce a ricaricarsi in 20 secondi, noi ci abbiamo messo il naso e abbiamo verificato che in 10 secondi ad ogni fermata le batterie passano dall’85% al 100%. Non male visto che traslato su un’iPhone questo sistema lo farebbe ricaricare completamente in 0,12 secondi!

Anche la realizzazione delle stazioni sotterranee dimostra un’attenzione davvero grande ad alti criteri di eleganza e funzionalità.
Quelle di Alsace Lorraine e soprattutto Jean Médecin (le uniche per ora aperte) sono davvero ampie e curate.

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Entro dicembre prossimo dovremmo arrivare fino al porto, contemporaneamente verrà completata anche la linea 3 (la diramazione che parte da prima dell’aeroporto verso St-Isidore) e la città troverà finalmente il suo assetto definitivo per quel che riguarda i collegamenti dei trasporti in comune e gli assi viari che ancora sono perturbati dai cantieri in via di completamento.