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Monica Marelli, la scienza e l’arte del Gatto

Monica Marelli è una scienziata, una giornalista laureata in fisica che ha al suo attivo numerose pubblicazioni divulgative. In esse affronta le basi scientifiche delle più disparate situazioni di vita quotidiana e soprattutto di vicende che hanno a che fare con i gatti.
C’è il più celebre di tutti ovviamente, quello di Schrödinger, che è vivo e morto assieme. C’è anche quello di Tesla che ha fatto scoprire l’elettromagnetismo a uno dei più grandi inventori e visionari del passato. Ci sono poi anche tutti i nostri gatti, nel loro essere immanentemente felini, presenti tra noi anche dopo averci lasciati.
Sul suo sito trovate la sezione relativa ai libri da lei pubblicati. Ma vi consiglio anche di curiosare nei suoi articoli on line, che sono un vero pozzo di curiosità i cui fondamenti scientifici sono spiegati in modo sempre semplice e divertente.

Monica Marelli è un’artista. Sì, sì è possibile che esistano menti “totali” in cui l’amore per la scienza si sposa con quello per l’arte. In cui lo spirito analitico che mira alla conoscenza attraverso il ragionamento si coniuga con quello sintetico che percepisce il tutto che ci circonda come emozione, poesia, arte cui non servono spiegazioni.

E di spiegazioni non hanno bisogno le sue opere, che hanno come soggetto privilegiato proprio i gatti. Potete scoprirle navigando sul suo sito.
Quelle che vi propongo io oggi sono una serie particolare di dipinti.

Si tratta di opere ispirate al sumi-e orientale realizzate su carta satinata in cotone pressata a freddo e inchiostro giapponese cui aggiunge a volte l’uso di acquerelli. In queste opere i gatti diventano esseri eterei, perdono la loro fisicità per trasformarsi in nuvole di vapore. Si espandono quasi a voler riempire l’aria che ci circonda creando macchie di colore morbide in cui le silhouette appena accennate prendono forma pur restando leggere come un pensiero inespresso.
O forse è proprio il pensiero espresso che possiamo leggere in ognuna di esse: quello che ci racconta l’amore per questi animali magici proprio come una legge fisica che crediamo di capire, ma invece.