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Petaloudes, milioni di farfalle si danno appuntamento ogni anno in questo bosco a Rodi

Petaloudes in greco significa farfalle. E sì, è proprio quello che troverete andando a visitare questa incredibile valle che si trova sulla costa occidentale di Rodi a circa 25 km dalla capitale. 

La Valle delle farfalle è un parco naturale dall’ecosistema tutto speciale: ricco di ruscelli alimentati dal fiume Pelecano, questo vallone boscoso -proprio in virtù dell’umidità, dell’ombra e della sua frescura- è stato eletto a dimora privilegiata da un’infinità di farfalle della specie Arlecchino punteggiato (Euplagia quadripunctaria) che qui si riuniscono a partire dalla fine di maggio, per rivestire letteralmente il paesaggio delle loro ali striate quando sono chiuse e punteggiate su sfondo rosso mentre volano.

Durante la primavera, quando abbondano le piogge, gli insetti abitano la zona sotto forma di bruchi e si nutrono del fogliame, durante l’estate si trasformano in farfalle e passano i mesi più caldi nell’habitat fresco e umido della vallata. Alla fine di agosto e all’inizio di settembre avviene l’accoppiamento, poi le femmine depongono altrove le uova, in luoghi sicuri e bui, percorrendo fino a 25 km in volo quindi muoiono.
I piccoli escono dai loro bozzoli in primavera per diventare farfalle complete verso giugno. Il fresco e il profumo della resina degli alberi della valle in cui sono stati concepiti li attirano di nuovo lì e il loro ciclo vitale si ripete ogni volta identico.

Queste farfalle non hanno stomaco e vivono esclusivamente del grasso corporeo che hanno immagazzinato mentre erano bruchi; ciò significa che ogni loro movimento comporta un consumo di energia che non potrà più essere rinnovata. Per questo i visitatori sono invitati a non provocare rumori improvvisi o disturbare volontariamente le farfalle, in modo da non interromperne inutilmente lo stato di riposo. Molte farfalle infatti muoiono per aver dissipato le loro energie prima di essersi potute riprodurre.

Il parco è di per sé un luogo incantato: ponticelli di legno, sentieri sinuosi e piccole panchine si incontrano lungo il sentiero che sale ripido per oltre un chilometro. Le farfalle si concentrano nella foresta di zita, l’albero che le attira.
In cima alla vallata, oltre a un punto di (meritato) ristoro si può visitare il monastero di Kalopetra, con la sua piccola chiesa riccamente decorata.