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Il grande presepe meccanico della chiesa del Suquet a Cannes

A Cannes, sulla collina del Suquet che sovrasta la città moderna e che offre ancora qualche suggestivo scorcio da villaggio provenzale, si trova la chiesa risalente al XVI secolo di Notre-Dame d’Espérance. Visitarla nel periodo natalizio significa trovarsi di fronte a uno spettacolo che ci riporta indietro di un secolo: il presepe del Suquet.

Il presepe biblico meccanico più grande d’Europa

Si tratta del presepe meccanico biblico più grande d’Europa e presenta una collezione di statue in gesso d’epoca e recentemente restaurate ad opera di Gilles Mangiantini, un parrocchiano volontario che una decina di anni fa ne ha iniziato un paziente lavoro di recupero. Incollando piedi e mani rotte, riprendendo le pitture rovinate e sbiadite e pulendo le macchie create dal fumo delle candele, Gilles ha ridato freschezza ai 70 personaggi del presepe, la maggior parte dei quali risalenti agli anni ’20 del secolo scorso. Anche i meccanismi che animano gli automi sono quelli originali e persino la musica è originata da un carillon che si è potuto riparare solo grazie a un artigiano scozzese.

Il papà del presepe del Suquet

È padre Paul Grau all’origine della creazione di questo incredibile presepe. Nato nel 1873, padre Grau diventa curato della parrocchia del Suquet nel 1919. Personaggio carismatico decorato con la Croce di Guerra, Cavaliere della Legione d’Onore e fondatore dell’Orfanotrofio della Sacra Famiglia, il suo nome è indissociabile dalla storia di Cannes e del Suquet. Il canonico si preoccupa da subito di animare con fervore le numerose attività per la sua parrocchia attraverso musica teatro e attività sportive. Si occupa anche di colonie di vacanze e della programmazione di un cinema al Suquet. È lui che arricchisce inizialmente il presepe delle chiesa di Notre-Dame d’Espérance di una decorazione eccezionale e poi lo fa meccanizzare, in modo da farlo diventare una vera e propria attrazione per i parrocchiani e i visitatori di passaggio. Fu curato di Cannes per più di 31 anni e alla sua morte, nel 1963, gli venne dedicata la piazza antistante la chiesa del Suquet.

I decori e i costumi

Nei primi decenni del secolo scorso il Suquet era un villaggio separato dal resto della città di Cannes, con il suo folklore, le sue feste e le processioni religiose che si susseguivano tutto l’anno. In queste occasioni gli abitanti del villaggio diventavano per un breve istante pastori, angeli o re. Il creatore dei costumi e dei decori di queste manifestazioni si chiamava Georges Roux. A lui si devono i dipinti  su tela che ornano la prima cappella a destra entrando nella chiesa e che rappresentano la Natività, il Battesimo di Cristo e la Presentazione al tempio. Ed è sempre lui a realizzare, a partire dagli anni ’20, le tele che decorano il presepe. Concepita come un fondale di teatro la grande tela del fondo, che misura 7 metri per 5, evoca una Betlemme onirica.

Le automazioni meccaniche

Il creatore delle animazioni invece fu un geniale bricoleur, Joseph Charles che negli anni ’20 mise i suoi talenti al servizio della parrocchia, aiutato dal meccanico George Cavalieri. Si devono a loro i meccanismi più antichi di questo presepe a cominciare da quello che fa girare gli angeli nel cielo di Betlemme: i soggetti in gesso sono sospesi a una ruota di bicicletta posizionata orizzontalmente decorata con ali di ferro bianco su cui soffia un vecchio asciugacapelli. Un semplice motore Bosch permette alle mucche di spostarsi davanti alla montagna e un grosso motore Thompson tira una catena di motocicletta che permette ai soggetti di muoversi; una piccola pompa per le barche aspira l’acqua del laghetto per restituirla nella cascata sul fondo della decorazione. L’illuminazione allora era realizzata con un sistema di rulli perforati che azionavano delle leve sincronizzate con il carillon.

L’installazione definitiva del presepe del Suquet

Ogni anno Joseph Charles organizzava la costruzione e lo smontaggio del presepe, un lavoro titanico che domandava più di due mesi a tutta un’équipe di volontari. All’inizio degli anni ’60 si decise di installare il presepe nella seconda cappella laterale a sinistra della chiesa, dedicata a San Nicola. Al di fuori del periodo di Natale l’insieme era nascosto agli occhi del pubblico da una grande tenda. 

Lo stile Sulpiciano

Il presepe del Suquet è un presepe biblico tradizionale composto dai personaggi citati nei Vangeli: Gesù, la Vergine Maria, Giuseppe, gli angeli e i pastori. Ci sono anche i tre Magi e infine l’asino e il bue. Come in ogni presepe biblico il solo personaggio femminile rappresentato è la Vergine Maria. Le statue sono state create da svariati artigiani in taglie differenti (da 20 a 85 cm) in fabbriche al giorno d’oggi scomparse. Sono in gesso policromo e in stile chiamato Sulpiciano, caratterizzato da un profondo realismo. Gran parte della statuaria francese europea deve la sua origine alla migrazione degli artigiani dei villaggi toscani dell’antico Ducato di Lucca.

Un euro et… c’est parti!

Il presepe della chiesa di Notre-Dame d’Espérance è visibile durante il periodo delle festività tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 4 alle 17. È sufficiente inserire un euro per far partire uno spettacolo di luci, musiche e animazioni che uniscono le nuove alle vecchie generazioni attraverso un rituale che dura ormai da un secolo.