Film

Angel (2007)

Un film di François Ozon tratto dal romanzo Angel di Elizabeth Taylor.
Il titolo originale del film è The real life of Angel Deverell, “la vita vera”. E la sensazione che si trattasse della storia di un personaggio realmente esistito non mi ha abbandonata per tutta la visione.
E questo nonostante si trattasse di una storia di finzione. E questo nonostante fosse una storia di finzione costruita secondo gli inverosimili criteri che reggono la struttura di quegli stessi romanzi rosa che escono dalla penna della protagonista.
Per questo trovo che alla fine si tratti di un film perfettamente riuscito.
Si tratta di un melodramma, inutile cercarvi la profondità dei sentimenti e lo spessore dei personaggi; un melodramma costruito secondo quella ricerca del bello che è alla base dell’estetica letteraria e di vita della protagonista, interpretata da Romola Garai.

Angel Deverell è una ragazza cresciuta in una povera famiglia di una cittadina inglese; pur risultando chiaramente affetta da bovarismo sin dalla tenera età, ha in realtà la forza di riuscire a rendere reali tutti i suoi sogni: diventa una famosissima scrittrice di romanzi d’evasione, riesce a comperare il castello favoloso dove la zia faceva la cameriera, sposa l’uomo di cui si innamora a prima vista e vive la vita sfarzosa che ha da sempre sognato.
Angel crea la sua vita esattamente come fa per i suoi libri: inventandola. Angel mistifica, reinventa, sogna, desidera le cose al punto di farle diventare vere.

E ad un piano superiore anche il film riesce a far diventare vera la vita di Angel: la finzione dichiarata diventa realtà. I sentimenti messi in campo restano superficiali, proprio come nei romanzi scritti da Angel, declamati più che dipinti e tutti i clichés del genere sono rispettati: il riscatto dalla povertà, la guerra che rovina la favola bella, l’amore disperato, il tradimento, il perdono, la morte tragica. A tratti gli ammiccamenti in questo senso sono davvero palesi, come nella sequenza dei paesi visitati dalla coppia durante il viaggio di nozze: quasi una serie di cartoline su fondali dipinti.
La menzogna svelata cessa di essere tale. E nella vita reale esistono anche il fallimento e la morte.

2 commenti

  • marco(a)

    “la menzogna svelata cessa di essere tale”.

    C’e’ da riflettere su questa frase.
    (e il film gradevolissimo, grazie a SkyCinemaMania per un film mai notato al cinema!)
  • anto

    volevo dire che la finzione che si dichiara a priori come tale è la massima espressione di verità che possa esistere….
    (ma forse anche che io e la menzogna siamo incompatibili….)
    🙂