Photography

Legacy, Yann Arthus-Bertrand al Musée de la Photographie di Nizza

Nell’ambito dei “Nice Transition Days” – festival internazionale delle innovazioni ecologiche – il Museo della Fotografia di Nizza Charles Nègre invita a tuffarsi nello sguardo di Yann Arthus-Bertrand, che si concentra sulla bellezza del nostro pianeta, attraverso l’esposizione di più di 200 sue foto.
Al di là della qualità estetica delle immagini da lui catturate, la sua forza risiede nella sua capacità di aumentare la consapevolezza sulla necessità di adottare uno stile di vita più rispettoso del nostro ambiente e nell’incoraggiarci a riflettere sull’eredità lasciata ai nostri figli. 
Legacy è il titolo della mostra che comprende, oltre all’esposizione al Musée de la Photographie anche installazioni en plein air sulla promenade du Paillon e sulla place Pierre Gautier. Legacy è anche il titolo del suo ultimo film, visibile al museo in tre proiezioni quotidiane.

L’Africa

La biografia di questo fotografo è sorprendente. Nato a Parigi nel 1946, sin da ragazzo si appassiona ai temi della natura e dell’ambiente. A cavallo tra gli anni ’70 e ’80 vive in Kenya, dove, mentre lavora come guida per Safari fotografici e voli in mongolfiera, approfondisce il suo studio sulla vita dei leoni.
Gli anni ’80 segnano le sue molteplici collaborazioni con Geo, Paris Match, Le Figaro, National Geographic e, cominciando da Parigi, inizia a realizzare i suoi servizi fotografici dall’alto.
L’Africa lo vede di nuovo protagonista prima come fotografo della Parigi-Dakar poi al seguito dell’antropologa Diane Fossey nei suoi studi sui gorilla. 

La foto sportiva e di studio

Tra gli anni ’80 e ’90, oltre a realizzare fotografie sportive decisamente innovative per il torneo Roland Garros e per il Tour de France, comincia a lavorare su progetti personali: al Salone dell’Agricoltura il fotografo dei vasti spazi impara a dedicarsi alla foto di studio, approfondisce l’uso della luce artificiale ed esplora il rapporto tra uomo e animali.

La Terre vue du ciel

Gli anni ’90 vedono la nascita del progetto che cambierà la sua vita. Yann Arthus-Bertrand era infatti alla ricerca di un modo per trasformare il suo lavoro in un mezzo per comprendere il mondo; alla prima conferenza di Rio nel 1992 decide di lanciare un grandioso progetto che l’anno successivo viene patrocinato dall’UNESCO.
Dopo aver volato su più di 70 paesi è finalmente pronto per l’esibizione La Terre vue du ciel: le sue fotografie aeree rinnovano il genere grazie al dettaglio umano che attraverso una scala immediata restituisce tutta la grandezza dei paesaggi.
Tutti i musei rifiutarono il suo progetto, ma lui riuscì ad organizzare un’esposizione all’esterno dell’edificio del Senato, nel cuore di Parigi. Fu un incredibile e inaspettato successo: Yann Arthus-Bertrand aveva inventato le mostre en plein air. Il progetto divenne anche un libro La Terre vue du ciel che vendette più di 4 milioni di copie. 

Les Français

Dal 1993 al 2000 realizzò in collaborazione con la rivista L’Express il progetto Les Français. Soggetto ne sono dei ritratti di francesi comuni con cui realizza un grande affresco sociologico.

I temi unamnitari

Nel 2005 crea la sua fondazione Good Planet, un’organizzazione no-profit che mira a rendere coscienti le persone relativamente a temi ecologici e umanitari.
Nel 2006 viene eletto membro dell’Académie des Beaux Arts, un passo simbolico importante in quanto con esso la fotografia viene ufficialmente riconosciuta come un’arte. 
Dal 2006 al 2010 una sua serie di documentari per la televisione presentati su France 2 raggiunse i 5 milioni di spettatori ma il fotografo rifiutò di proseguirli perché il canale non voleva parlare di povertà, tema che per lui era strettamente legato a quello dell’ecologia.

Home

Del 2009 è il suo primo film, Home, che parla delle condizioni del pianeta. Visto da più di 600 milioni di spettatori in più di 100 paesi, inaugura il concetto del film gratuito. 

Human e Woman

Nel 2015 lancia il suo più grande e ambizioso progetto: il film Human è interamente composto da interviste con persone di ogni background in più di 45 paesi e immagini aeree di tutto il mondo. Del 2019 è Woman co-diretto con Anastasia Mikova seguito di Human.

Legacy

Nel gennaio 2021 undici anni dopo Home Yann Arthus-Bertrand torna con un nuovo film evento: Legacy, che è visibile al museo della fotografia di Nizza grazie a tre proiezioni, alle 10.30, alle 13 e alle 15.30.

La mostra è visitabile fino al 16 gennaio 2022, consultate il sito per orari e tariffe (gratuito per i residenti di Nizza e della Metropole).