Etienne Gros, il corpo umano come strumento
L’opera dell’artista francese Etienne Gros ruota in modo esclusivo attorno al corpo umano. Lo fa utilizzando modi espressivi molto diversi: pittura, scultura, fotografia, applicate in modo sempre unico e sorprendente.
Più che un soggetto il corpo umano è per lui uno strumento, un veicolo, quasi un pretesto per trasmettere emozioni e bellezza. Punto fermo di tutti i suoi lavori, il corpo umano diventa il metro attraverso il quale egli indaga il mondo.
Etienne Gros si forma come pittore ma la sua curiosità e inventiva lo portano naturalmente a esplorare mezzi e strumenti ogni volta diversi. Sono soprattutto le sue sculture di gommapiuma a mostrare quanto la sua creatività possa essere versatile e al tempo stesso significante.
Le Mousses, le sculture di gommapiuma
Realizzate in schiuma di poliuretano queste sculture colpiscono per la similitudine che si crea nella forma e nell’aspetto tra questo materiale e il corpo umano. All’interno della gommapiuma uno scheletro in fil di ferro modella le pieghe e le forme della mousse.
Attratto da questo materiale che si trova ovunque nella nostra vita, per lo più nascosto e invisibile, Etienne Gros è affascinato da quanto questa materia sia per molti aspetti simile alla nostra carne: la texture, la morbidezza, i pori, la densità, il colore.
L’aspetto non è l’unica similitudine con il corpo umano. Con il passare del tempo la gommapiuma si deteriora, si deforma e cade lasciando apparire lo scheletro, esattamente come un corpo umano che muore.
Etienne Gros ha sottolineato questo aspetto in una serie di fotografie in cui la scultura si contrappone alla sua radiografia. Realizzate in un laboratorio medico, le immagini a raggi x dei suoi corpi di gommapiuma presentano la struttura rigida che sostiene quella molle, la parte che resterà una volta che la schiuma sarà deteriorata dal tempo.
I suoi corpi in gommapiuma sono pieni di sensibilità e sensualità. Privi degli arti e del capo, tracciano attraverso le sinuosità del ventre, del dorso e dei glutei, la pienezza di volumi curvi colti durante il movimento, la torsione e la tensione della materia.
I dipinti
“Creo sulla tela un disordine astratto ricco di colore e materia che sarà la base del mio dipinto. Poi lo appendo al muro e lo osservo. A quel punto ne esce un’immagine precisa e comincio a disegnare linee e scolpire forme in questa materia astratta. La mia pittura sta nella linea sottile tra astratto e figurativo. Succede spesso che le persone che scoprono il mio lavoro non si accorgano subito delle parti del corpo che dipingo. Questo mi piace un sacco!”
Nei suoi dipinti Etienne Gros si avvicina ai corpi umani come se utilizzasse uno zoom. Le parti anatomiche si sublimano attraverso le linee che li tratteggiano scomponendosi in campi di colore sottile e brillante che diventano paesaggi dell’anima.
Le fumées
È il deposito di carbone che rilascia una fiamma sulla carta a dare forma a quelle che Etienne Gros chiama «les fumées».
“Ho iniziato le mie fumées giocando nello studio con i residui del fumo di una candela e poi ho migliorato la tecnica con le lampade ad olio”.
In modo imprevedibile, con estrema leggerezza e dolcezza, ma anche con grande fragilità esse depositano forme sinuose sul foglio di carta bianco. Senza pennelli, né matita, né altro che possa essere assimilato agli strumenti di un pittore. Etienne Gros disegna con le volute di fumo e si lascia meravigliare dal risultato imprevedibile che la fiamma gli propone. Creature volatili in bianco e nero, i corpi umani così disegnati hanno la stessa capacità di vibrare della fiamma che li ha creati, la stessa leggerezza impalpabile, la stessa morbidezza di un tratto che conosce solo la curva.
È l’invisibile che diventa visibile.
Trovate l’opera di Etienne Gros sul suo sito e seguitelo sul suo profilo Instagram, dove ci sono anche una serie di foto che testimoniano della sua capacità di ritrovare il corpo umano negli oggetti più inaspettati!