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La trama svelata di Smith367

Cosa c’è oltre la realtà visibile? Domanda cruciale cui la filosofia, la religione e la scienza cercano da sempre di rispondere.
Chi c’è dietro lo pseudonimo di Smith367? Un artista francese che mi ha colpito per le sue realizzazioni che immaginano una natura nelle cui vene scorre qualcosa che tanto naturale non sembra essere.
La sua tagline su Instagram recita “Photoshop is not my option” e infatti tutte le sue opere sono realizzate con oggetti reali o materiali plastici, dipinti poi con colori acrilici o percorsi da griglie fatte di fili lana. Fili elettrici, fili di rame, file di pixel, il filo è conduttore e creatore di forme.

Il suo pseudonimo fa forse riferimento all’agente Smtih, l’antagonista di Neo nel film Matrix, visto che le sue opere ci invitano tutte a scoprire il mistero che si cela oltre il velo di Maya. È un software come nel film? chissà… di sicuro la creazione umana, la tecnologia, ma anche i vari oggetti creati dall’uomo (l’uomo stesso?) assurgono qui ad una dimensione altra e vengono in qualche modo sdoganati dalla superficiale accusa di artificialità, diventando al contrario l’anima stessa della natura.

Che siano alberi in cui scorrono fili elettrici, superfici che nascondono schermi e segnali, oggetti i cui volumi sono ridotti alle loro linee di forza, nelle sue opere la vita trova un cuore che batte proprio per ciò che ha di digitale.
Soprattutto le sue opere invitano al gioco, come recita la didascalia del suo primo post su Instagram: 01001100 01100101 01110100 11100010 10000000 10011001 01110011 00100000 01110000 01101100 01100001 01111001
You can speak binary, can’t you?
hint: https://binarytotext.net

Qui di seguito una selezione di sue opere.
Seguitelo sul suo profilo instagram: https://www.instagram.com/smith.367