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Cal Lane, merletto grezzo e rudezza preziosa

Cal Lane è un’artista canadese la cui poetica si basa sulla contrapposizione tra materiali pesanti e grezzi e la loro lavorazione a motivi delicati e preziosi.
Negli oggetti che Cal reinterpreta, dirottandoli dallo scopo per cui erano stati creati, il peso lascia spazio alla leggerezza, la materia bruta si lascia attraversare dalla luce. Giocando con le contraddizioni Cal Lane cerca di creare un equilibrio tra mondi lontani, invitandoci ad interrogarci su questi due poli opposti.

Nel momento in cui una rude pala, una carriola, il cofano di un auto o una colonna metallica diventano merletto si realizza un contrasto che è al tempo stesso materico, funzionale e anche energetico, poiché porta alla luce il lato maschile e assieme femminile di questi oggetti.

Nella serie Sweet Crude, barili di petrolio sventrati sono trasformati in mappe. Griglie e pizzi formano arazzi in cui le estremità dei barili rappresentano i poli della terra, il centro la mappa geografica.
In altre sculture della serie i fusti di petrolio prendono la forna di icone religiose, scene erotiche o immagini di vita quotidiana.

NeIla serie Panties l’artista trasforma questi oggetti massicci in delicati indumenti intimi. In Try Me, le mutandine di Lane sono fatte di grandi lastre d’acciaio e sono scalate fino a una dimensione smisurata. Questa dimensione esaspera la sessualità degli oggetti rappresentati mentre mina la loro natura intima.

Nello stesso spirito, l’artista installa un campo da basket i cui canestri sono ornati da mutandine, questa volta in vero pizzo piuttosto che in metallo. I confini della superficie di gioco sono riprodotti su un tappeto persiano riccamente ornato.

Nell’installazione Car Bombing sono portiere, cofani e altre parti di auto arrugginite ad essere lavorate in modo da assomigliare a dei merletti. Il metallo del veicolo è tagliato in un sottile pizzo che crea un conflitto tra il fascino di un lavoro di fantasia e quello di un’immagine orribile.
L’attentato con autobomba mette l’accento sulla transitorietà delle cose, esattamente come i motivi riprodotti sul pavimento dell’installazione.

La stessa tecnica la utilizza in altre installazioni. Ispirandosi a come sua nonna setacciava lo zucchero a velo sulle torte con l’aiuto di un centrino traforato, Cal utilizza le scorie prodotte dalla sua lavorazione scultorea per creare pizzi e merletti effimeri che si contrappongono anche nella breve durata alle solidità materica degli oggetti dai quali parte.

Lo stesso processo riguarda la trasformazione di scatole di munizioni belliche. Cal esegue i suoi merletti sui bordi dei contenitori perché la scritta resti visibile e si aumenti il contrasto tra la distruttività potenziale dell’oggetto e la delicatezza del suo aspetto, una volta che la sua funzione è stata neutralizzata.

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